Descrizione

La Rivoluzione d’Ottobre ha avviato una fase storica in cui ogni manifestazione culturale sembra doversi confrontare con la realtà, dovendo fare una scelta preliminare: rappresentare la realtà “perfetta” del socialismo, prefigurarne le potenzialità e il valore, oppure sottolinearne i difetti e le forzature.
Questa raccolta comprende dei racconti che, nella violenta temperie del periodo immediatamente post-rivoluzionario, sono animati da un chiaro intento: confutare le tesi di un regime che vuole veicolare, con ogni mezzo espressivo e propagandistico, l’immagine di un futuro radioso e di una società votata al progresso.

 

Dal testo:

«Ai cittadini della Città Principale fecero i vaccini contro tutte le malattie. Su insistenza delle autorità all’ufficio dei prodotti fu assegnato il controllo del quotidiano consumo del bromo. Senza la ricevuta della farmacia e senza una certificazione che la porzione giornaliera di bromo fosse stata assunta, non avrebbero rilasciato i prodotti di prima necessità.»

 

Efim Davidovič Zozulja nasce a Mosca il 10 dicembre 1891. Pubblica numerosi articoli, saggi umoristici e racconti volti alla critica, per mezzo della satira e del genere distopico, alla realtà della vita sovietica e al sogno del radioso avvenire. La sua produzione letteraria dispersa, asistematica e da dissidente, tocca il vertice nel romanzo incompiuto Masterskaja čelovekov (L’officina degli uomini) del 1930.

 

13,00€

144 pagine

ISBN 978-88-944142-9-5

Collana: Ursa Minor

La collana Ursa Minor si onora di portare il nome della costellazione dell’Orsa minore e intende ospitare quelle opere brevi, ma imprescindibili nella definizione della rotta. L’Orsa minore è la sorella della più celebre e distinguibile Orsa maggiore. Entrambe sono costellazioni dette circumpolari, che non tramontano mai poiché si trovano in prossimità del polo nord celeste – che in questo ciclo corrisponde con Polaris, la stella polare, nota anche come stella del Nord o, più propriamente Alpha Ursae Minoris, «l’alfa dell’Orsa minore», che si trova proprio sulla punta della coda della piccola Orsa.