A tutti i militanti dello spirito

APPUNTI PER UNA GUERRIGLIA SPIRITUALE

L’eterno insegnamento di Ermete contenuto nelle prime righe della Tavola Smeraldina ci ricorda costantemente che “ciò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è in alto è come ciò che è in basso per compiere i miracoli della Cosa-Una”. Questo conferma la reciproca permeabilità dei piani orizzontali e verticali della realtà, quindi il reciproco influenzarsi delle realtà materiali e spirituali.

Abbiamo scritto reciproco perché infatti l’influenza non è a senso unico ma procede in entrambe le direzioni, quindi come lo spirituale agisce sul materiale anche le attività di ordine materiale agiscono nei regni sottili e spirituali. L’obiettivo del nemico di sempre, del serpente antico, del diavolo, del satan è sempre il caos, è sempre la confusione opposta all’ordine. L’obiettivo è sempre la divisione dalla radice divina e dal centro, diavolo infatti deriva dal greco diaballo ossia “colui che divide”. Ecco perché i perimetri iniziatici più importanti si chiamano ordini e i sacerdoti, di ogni culto tradizionale, ricevono quella che si chiama ordinazione.

I difficili eventi che stiamo vivendo hanno portato molti di noi a chiederci “cosa possiamo fare?” non intendendo certo livelli materiali della realtà e dell’azione. Per tutti coloro che vivono una vita metafisica la risposta è una sola: agire.

I greci non avevano una suddivisione netta tra intelletto e anima tanto che parlavano di psiche che in definitiva significa appunto anima, l’intelletto ne era solo una parte. Ora, la vita materiale della pandemia sta agendo sulla nostra componente psichica, sia in senso moderno che in senso greco, e su quella animica e di conseguenza sta generando fratture e contraccolpi a livello sottile e nei regni spirituali.

Evitare di essere rapiti dal caos è il primo modo per combattere. Per un militante dello spirito ciò significa rimanere al centro di sé stesso e procede ordinatamente nella sua vita materiale e spirituale. Materialmente mantenere sane abitudini di vita, alimentari ed intellettuali evitando la sciocca e irragionevole baldanza con cui troppi stanno vivendo la vita della pandemia e al contempo combattendo la paura irrazionale, l’isteria di massa e l’ipocondria individuale. Il vero rivoluzionario oggi è colui che sta al centro, non in mezzo si badi bene, ma al centro di sé stesso, che filtra le notizie, i consigli e i comportamenti senza fare il gioco degli opposti estremismi che opposti non sono affatto, poiché entrambi contribuiscono alla generazione del caos materiale e animico e quindi spirituale. Questo per quanto riguarda la sfera orizzontale.

Per quanto riguarda il mondo spirituale i militanti dei regni dello spirito, i veri iniziati, conoscono le loro armi e sanno già cosa devono fare. Mi rivolgo a tutti coloro che brancolano nel buio persi senza una guida, spesso collusa quando non pusillanime. Mi rivolgo, come è ovvio che sia, solo a coloro che nutrono una fede sincera in Dio, qualunque dio sia, sia Egli benedetto.

Cristiano: prega. Musulmano: prega. Ebreo: prega. Pagano: prega. Buddhisti e indù: pregate e meditate. Le vostre chiese vi hanno abbandonato interrompendo i loro riti e le loro tradizioni sacre piegando la testa all’autorità temporale. Sono forse le vostre chiese il vostro Dio? Non risponderete un giorno a una autorità più alta e più santa a cui dovete rendere conto? E se non avrete combattuto cosa direte al Supremo Legislatore?

Tutti i giorni il credente trovi il tempo di pregare, ordinatamente, non con suppliche piagnucolose, non con la preghiera del pusillanime, ma con lo spirito volto al suo Dio e slanci nei regni sottili il suo agire e contribuisca con la sua vita, il suo pensiero, il suo agire materiale e spirituale al ristabilimento e mantenimento dell’ordine cosmico. Ogni giorno trovi il tempo di leggere e meditare le parole del suo Dio, di seminare nel suo campo spirituale benefiche semenze di vita.

In questo momento non è il caso di andare per il sottile; troppo spesso la battaglia viene perduta per sciocco campanilismo che vede i combattenti metafisici lanciarsi invettive dimenticando il vero nemico. Non si contano più le accuse reciproche tra gruppi cristiani e pagani, tra diversi gruppi appartenenti addirittura alla medesima tradizione, più impegnati ad attaccare i fratelli di lotta che a volgere i propri sforzi nel combattimento contro l’origine di ogni male.

Questo comportamento non è più accettabile.

In guerra assistiamo ad un mirabolante dispiego di truppe regolari, corpi d’élite e unità di guerriglia. E’ con questa visione davanti agli occhi che invito tutti i militanti dello spirito a combattere uniti, anche con chi non ha, nel regno materiale la medesima bandiera a patto che nutra una visione metafisica e spirituale elevata e volta al bene.

Le truppe regolari di questa guerra sono i fedeli delle religioni rivelate, e infatti metafisicamente muoiono come mosche sotto il fuoco dell’ateismo e del materialismo o vengono fatti prigionieri dalle falsità spacciate per verità divine. Lanciati in prima linea, senza mezzi e senza addestramento, con comandanti impreparati e codardi, vengono falciati dalla durezza della prova ma fanno comunque la loro parte. Sono l’ossatura del nostro esercito e meritano la nostra vicinanza e il nostro cameratismo spirituale.

I corpi d’élite sono gli Iniziati di tutte le tradizioni autentiche; uomini e donne dure, forgiati nella fornace della loro via spirituale, bene armati e consci dei loro mezzi e obiettivi. La loro semplice presenza evoca il terrore negli occhi del nemico.

Vi sono poi delle schegge impazzite, guerriglieri sulle vie dello spirito per cui ogni guado, ogni incrocio dei reami sottili diviene terreno di scontro e imboscata ai danni dei nemici. Sono imprevedibili, usano i metodi più disparati agendo sia sul piano orizzontale che verticale, non hanno paura di cadere nelle seduzioni nemiche perché la loro fede è una difesa sufficiente.

Non è più il tempo di ragionare con bandiere diverse dall’unica bandiera della guerra spirituale, issate i vostri labari con la Santa Croce, con il Sacro Irminsul, issate la bandiera della Santa Tetraktys.

Dimenticate le dispute dottrinali, gli insulti e le offese della storia, abbandonate i vostri capi se predicano la divisione e denunciateli al tribunale spirituale come spergiuri! Non combattete tra di voi ma unitevi tutti nel medesimo sforzo, gettatevi nel medesimo fango, lanciatevi nella stessa trincea e lottate fianco a fianco contro il nemico comune. La Croce Templare insieme all’Yggdrasill, il Santo Albero Sephirotico accanto al Pentalfa. Il nostro nemico tremerà alla vista della nostra unione e capirà che il suo tempo è giunto. Non risparmiatevi e non risparmiatelo, nella guerra spirituale non vi è pietà per i malvagi e per gli empi, non ci fermeremo mai, non conosceremo quartiere, combatteremo casa per casa, cuore per cuore, regno per regno fino alla vittoria finale.

E che la Luce prevalga in eterno.

 

 

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